3.8.2. Schemi di installazione per impianti di riscaldamento

In questo paragrafo si trovano i più comuni esempi di installazione con le soluzioni Tigris

1. Sistema di distribuzione a due tubi

Gli impianti a due tubi ottimizzano l'impiego di tubazioni, senza precludere la possibilità di regolare il singolo radiatore; consiste

nel servire in serie e in parallelo con due tubi i diversi radiatori, che ricevono il fluido dal tubo di mandata e lo scaricano su quello

di ritorno.

Il ritorno di un radiatore non va quindi a quelli successivi.

Le portate sono diverse nelle diverse zone di distribuzione; ad ogni uscita verso un radiatore, la portata diminuisce nel

tubo di mandata, che verrà quindi dimensionato con diametri decrescenti, in modo da avere perdite di carico costanti per

unità di lunghezza.

L’ultimo radiatore sarà soggetto a perdite molto più alte del primo, per la maggior lunghezza dei tubi di mandata e ritorno

Se l'impianto è molto lungo, si consiglia la realizzazione con il metodo del ritorno inverso, affinch

è tutti i radiatori siano

soggetti a perdite di carico simili, anche se a livello impiantistico occorre utilizzare una tubazione di ritorno più lunga.

2. Sistema di distribuzione a collettore

I terminali sono dimensionati in base alla ripartizione del carico termico nei diversi ambienti e la distribuzione dell’acqua calda avvie-

ne indipendentemente per ciascun radiatore. Dal collettore partono tanti tubi quanti sono i radiatori (uno per la mandata e uno per il

ritorno); si tratta di tubi di diametro molto piccolo, che vengono collegati direttamente alla valvola o al detentore del radiatore senza

giunzioni intermedie; sono installati stendendoli sul solaio, avendo cura di proteggerli dallo schiacciamento. Per limitare lo sviluppo

dei circuiti interni, è solitamente consigliabile disporre i collettori in zona baricentrica rispetto ai radiatori da servire.

Fig. 42: Sistema di distribuzione a due tubi

(standard).

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