FASE 2: Riscaldamento
In questa fase, ridurre la pressione al valore P2 e mantenere
a contatto le teste dei tubi, per un periodo pari a: t2 = 12 x e,
espresso in secondi. Anche il valore della pressione P2 viene
fornito dal produttore della macchina e corrisponde ad una pres-
sione pari a 0,02 N/mm2 pressione tale da permettere al materiale
di riscaldarsi anche in profondità.
Esempio:
Tubo in polietilene con diametro (d) 110 mm e con spessore (e) di
parete 10 mm.
t2 = 12 x 10= 120 s.
Sul valore di t2 è ammessa una tolleranza di +8%.
FASE 3: Rimozione del termoelemento
Va svolta nel più breve tempo possibile, prestando attenzione a
non danneggiare con il termoelemento, i lembi da saldare. Il tempo
massimo per eseguire questa fase è : t3 ≤ 4 + (0,3 x e) espresso
in secondi.
Esempio:
Tubo in polietilene con diametro (d) 110 mm e con spessore (e) di
parete 10 mm.
t3 ≤ 4 + (0,3 x 10) ≤ 7 s.
FASE 4: Raggiungimento della pressione di saldatura
Avvicinare le teste dei tubi e con i lembi a contatto, incrementare
progressivamente la pressione al valore P5 + Pt, valore dato dalla
somma della pressione di trascinamento Pt vista in precedenza
e la pressione P5 pari a 0,15 N/mm2. Anche quest’ultima pres-
sione è fornita in tabella dal produttore della macchina. L’opera-
zione deve essere eseguita in un tempo pari a: t4 = 4 + (0,4 x e)
espresso in secondi.
Esempio:
Tubo in polietilene con diametro (d) 110 mm e con spessore (e) di
parete 10 mm.
t4 = 4 + (0,4 x 10) = 8 s.
FASE 5: Saldatura
La fase 5 consiste nel tenere le teste dei tubi in pressione al valore
P5 + Pt per un tempo t5 espresso in minuti e non minore di t5
= 3+e. Anche il valore della pressione P5 è fornito nella tabella a
corredo della saldatrice.
Esempio:
Tubo in polietilene con diametro (d) 110 mm e con spessore (e) di
parete 10 mm.
t5 = 3 + 10 = 13 min.
Sul valore di t5 è ammessa una tolleranza di + 10%
FASE 6: Raffreddamento
La fase 6 è un ulteriore tempo di raffreddamento che si svolge
fuori macchina. Il giunto saldato non deve essere sottoposto a
sollecitazioni e non sono ammessi raffreddamenti forzati quali aria
compressa, acqua, etc. Più la fase di raffreddamento è lenta e più
aumenta la compattazione molecolare e quindi l’ef
ficienza della
saldatura.
La durata della fase di raffreddamento non deve essere minore di :
t6 = 1,5 x e espresso in minuti.
Esempio:
Tubo in polietilene con diametro (d) 110 mm e con spessore (e) di
parete 10 mm.
t6 = 1.5 x 10 = 15 min.
N.B. Le pressioni P1, P2, e P5, sono generalmente ricavate
dalle tabelle fornite dal costruttore della saldatrice. Cono-
scendo la sezione totale di spinta dei cilindri oleodinamici si
possono ricavare i valori delle pressioni, mediante formule
riportate in appendice B della norma UNI 10520.
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