Il collaudo, rappresenta un’attività molto importante, composte
da diverse fasi, imprescindibili l’una dalle altre. L’osservanza del
progetto, l’idoneità e la rintracciabilità dei materiali impiegati,
i controlli visivi, la qualificazione del personale, il rispetto delle
prescrizioni di scavo e posa, la corretta gestione del cantiere e
infine la prova a pressione sono solo tra i più importanti aspetti che
concorrono a determinare l’esito finale del collaudo. Il processo
di collaudo deve essere eseguito in conformità ai requisiti ed
alle specifiche richiesti dal Committente, e che in particolare, per
quanto attiene alle condotte gas, le leggi e le norme tecniche
vigenti ed il Capitolato Generale di Appalto costituiscono i prin-
cipali riferimenti in merito a questo delicato aspetto. Le nuove
condotte in verifica potrebbero presentare difetti o vizi. Durante
lo svolgimento della prova a pressione dovremo evitare la vici-
nanza di persone nei pressi delle tratte di condotta in verifica,
soprattutto nei tronchi fuori terra. Lo scoppio di un tubo difet-
toso o lo sfilamento di un fine linea potrebbero causare infortuni.
Collaudo in opera rete idrica
La prova si intende riferita alla condotta con i relativi giunti, curve,
T, derivazioni e riduzioni escluso quindi qualsiasi altro accessorio
idraulico e cioè: saracinesche, sfiati, scarichi di fondo, idranti
ecc. La prova idraulica in opera dei tubi in PEAD sarà effettuata
a tratte di lunghezza opportuna. Come prima operazione si dovrà
procedere ad ancorare la condotta nello scavo mediante parziale
riempimento con terra vagliata, con l‘avvertenza però di lasciare
i giunti scoperti ed ispezionabili: ciò per consentire il controllo
della loro tenuta idraulica e per evitare comunque il movimento
orizzontale e verticale dei tubi sottoposti a pressione. Si procederà
quindi al riempimento con acqua dal punto più basso della tratta,
ove verrà installato il manometro. Si avrà la massima cura nel
lasciare aperti rubinetti, sfiati ecc. onde consentire la completa
fuoriuscita dell‘aria. Riempita la tratta nel modo sopra descritto la
si metterà in pressione a mezzo di una pompa, salendo gradual-
mente di 1 kgf/cm2 al minuto prima fino a raggiungere la pressione
di esercizio. Questa verrà mantenuta per il tempo necessario
per consentire l‘assestamento dei giunti e l‘eliminazione di even-
tuali perdite che non richiedono lo svuotamento della condotta.
Prova a 1 ora (preliminare - indicativa)
Si porterà la tratta interessata alla pressione di prova idraulica
(1,5 volte la pressione nominale a 20 °C) e si isolerà il sistema
dalla pompa di prova per un periodo di un‘ora; nel caso di calo
di pressione si misurerà il quantitativo di acqua occorrente per
ripristinare la pressione di prova. Tale quantitativo non dovrà
superare il quantitativo d‘acqua ricavato con la seguente formula:
0,125 litri per ogni km di condotta, per ogni 3 bar, per ogni 25 mm
di diametro interno
Esempio:
- Sviluppo della linea = 250 m; Diametro esterno del tubo = 180
mm; Diametro interno del tubo = 159,6 mm ; Pressione nominale
= 6 PN; Pressione di prova = 6 x 1,5 = 9 bar si avrà: 0,125.
Prova a 12 ore
Effettuata la prova a un’ora ed avendo ottenuto risultato positivo,
si procederà al collaudo a 12 ore lasciando la tratta interessata
alla pressione di prova (1,5 volte la pressione nominale) per tale
periodo. Trascorso tale termine, nel caso di calo di pressione,
il quantitativo di acqua necessaria per ristabilire la pressione di
prova non dovrà superare il quantitativo di acqua ottenuto con la
precedente formula riferita a 12 ore. Solo in quest’ultimo caso, il
collaudo sarà da ritenersi positivo. N.B.: le prove sopra riportate
non escludono le prove di collaudo finali previste nei vari capitolati
di fornitura.
Collaudo rete gas impianti
Nel caso alcune parti dell’impianto non siano a vista, la prova di
tenuta deve precedere la copertura delle tubazioni.
La norma UNI 7129 al punto 3.4 indica la modalità di esecuzione
della prova per gli impianti domestici fino a 35 Kw:
Chiudere provvisoriamente tutti i raccordi di alimentazione degli
apparecchi e il collegamento al contatore e chiudere i relativi rubi-
netti.
Immettere nell’impianto aria o altro gas inerte.
L’aria o altro gas inerte immesso deve raggiungere una pres-
sione di 100mbar (0.1Bar)
Dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione
(non minore di 15 minuti) si effettua una prima lettura della pres-
sione mediante un manometro ad acqua o apparecchio
equivalente, di sensibilità minima 0.1 mbar.
Trascorsi 15 minuti dalla prima lettura se ne effettua una
seconda.
Il manometro non deve accusare nessuna caduta di pressione
visibile fra le due letture. Nel caso si verificassero delle perdite,
queste devono essere ricercate con l’ausilio di soluzione sapo-
nosa o prodotto equivalente, ed eliminate. Le parti difettose
devono essere sostituite e le guarnizioni sigillate. Eliminate le
perdite occorre rifare la prova di tenuta dell’impianto. L’esito della
prova di tenuta deve essere riportato negli allegati tecnici alla
dichiarazione di conformità, indicando tempo e pressione a cui è
stata eseguita, successivamente all’attivazione della fornitura gas
la prova, mediante utilizzo di soluzione saponosa o prodotto equi-
valente deve essere ripetuta utilizzando il gas presente nella tuba-
zione. Per quanto riguarda gli impianti superiori ai 35 Kw (centrali
termiche) occorre seguire quanto prescritto dal DM 12/04/96,
la procedura rimane identica, variano solamente le pressioni e i
tempi:
Pressioni:
impianti di 6a specie: 1 bar;
impianti di 7a specie: 0.1 bar (tubazioni non interrate),
1 bar (tubazioni interrate)
Tempi:
24 ore per tubazioni interrate di 6a specie;
4 ore per tubazioni non interrate di 6a specie;
30 min per tubazioni di 7a specie
In questo caso per ogni prova deve essere redatto relativo verbale
di collaudo.
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