4.6. Collaudo delle tubazioni

e prova impianto

Il collaudo, rappresenta un’attività molto importante, composte

da diverse fasi, imprescindibili l’una dalle altre. L’osservanza del

progetto, l’idoneità e la rintracciabilità dei materiali impiegati,

i controlli visivi, la qualificazione del personale, il rispetto delle

prescrizioni di scavo e posa, la corretta gestione del cantiere e

infine la prova a pressione sono solo tra i più importanti aspetti che

concorrono a determinare l’esito finale del collaudo. Il processo

di collaudo deve essere eseguito in conformità ai requisiti ed

alle specifiche richiesti dal Committente, e che in particolare, per

quanto attiene alle condotte gas, le leggi e le norme tecniche

vigenti ed il Capitolato Generale di Appalto costituiscono i prin-

cipali riferimenti in merito a questo delicato aspetto. Le nuove

condotte in verifica potrebbero presentare difetti o vizi. Durante

lo svolgimento della prova a pressione dovremo evitare la vici-

nanza di persone nei pressi delle tratte di condotta in verifica,

soprattutto nei tronchi fuori terra. Lo scoppio di un tubo difet-

toso o lo sfilamento di un fine linea potrebbero causare infortuni.

Collaudo in opera rete idrica

La prova si intende riferita alla condotta con i relativi giunti, curve,

T, derivazioni e riduzioni escluso quindi qualsiasi altro accessorio

idraulico e cioè: saracinesche, sfiati, scarichi di fondo, idranti

ecc. La prova idraulica in opera dei tubi in PEAD sarà effettuata

a tratte di lunghezza opportuna. Come prima operazione si dovrà

procedere ad ancorare la condotta nello scavo mediante parziale

riempimento con terra vagliata, con l‘avvertenza però di lasciare

i giunti scoperti ed ispezionabili: ciò per consentire il controllo

della loro tenuta idraulica e per evitare comunque il movimento

orizzontale e verticale dei tubi sottoposti a pressione. Si procederà

quindi al riempimento con acqua dal punto più basso della tratta,

ove verrà installato il manometro. Si avrà la massima cura nel

lasciare aperti rubinetti, sfiati ecc. onde consentire la completa

fuoriuscita dell‘aria. Riempita la tratta nel modo sopra descritto la

si metterà in pressione a mezzo di una pompa, salendo gradual-

mente di 1 kgf/cm2 al minuto prima fino a raggiungere la pressione

di esercizio. Questa verrà mantenuta per il tempo necessario

per consentire l‘assestamento dei giunti e l‘eliminazione di even-

tuali perdite che non richiedono lo svuotamento della condotta.

Prova a 1 ora (preliminare - indicativa)

Si porterà la tratta interessata alla pressione di prova idraulica

(1,5 volte la pressione nominale a 20 °C) e si isolerà il sistema

dalla pompa di prova per un periodo di un‘ora; nel caso di calo

di pressione si misurerà il quantitativo di acqua occorrente per

ripristinare la pressione di prova. Tale quantitativo non dovrà

superare il quantitativo d‘acqua ricavato con la seguente formula:

0,125 litri per ogni km di condotta, per ogni 3 bar, per ogni 25 mm

di diametro interno

Esempio:

- Sviluppo della linea = 250 m; Diametro esterno del tubo = 180

mm; Diametro interno del tubo = 159,6 mm ; Pressione nominale

= 6 PN; Pressione di prova = 6 x 1,5 = 9 bar si avrà: 0,125.

Prova a 12 ore

Effettuata la prova a un’ora ed avendo ottenuto risultato positivo,

si procederà al collaudo a 12 ore lasciando la tratta interessata

alla pressione di prova (1,5 volte la pressione nominale) per tale

periodo. Trascorso tale termine, nel caso di calo di pressione,

il quantitativo di acqua necessaria per ristabilire la pressione di

prova non dovrà superare il quantitativo di acqua ottenuto con la

precedente formula riferita a 12 ore. Solo in quest’ultimo caso, il

collaudo sarà da ritenersi positivo. N.B.: le prove sopra riportate

non escludono le prove di collaudo finali previste nei vari capitolati

di fornitura.

Collaudo rete gas impianti

Nel caso alcune parti dell’impianto non siano a vista, la prova di

tenuta deve precedere la copertura delle tubazioni.

La norma UNI 7129 al punto 3.4 indica la modalità di esecuzione

della prova per gli impianti domestici fino a 35 Kw:

Chiudere provvisoriamente tutti i raccordi di alimentazione degli

apparecchi e il collegamento al contatore e chiudere i relativi rubi-

netti.

Immettere nell’impianto aria o altro gas inerte.

L’aria o altro gas inerte immesso deve raggiungere una pres-

sione di 100mbar (0.1Bar)

Dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione

(non minore di 15 minuti) si effettua una prima lettura della pres-

sione mediante un manometro ad acqua o apparecchio

equivalente, di sensibilità minima 0.1 mbar.

Trascorsi 15 minuti dalla prima lettura se ne effettua una

seconda.

Il manometro non deve accusare nessuna caduta di pressione

visibile fra le due letture. Nel caso si verificassero delle perdite,

queste devono essere ricercate con l’ausilio di soluzione sapo-

nosa o prodotto equivalente, ed eliminate. Le parti difettose

devono essere sostituite e le guarnizioni sigillate. Eliminate le

perdite occorre rifare la prova di tenuta dell’impianto. L’esito della

prova di tenuta deve essere riportato negli allegati tecnici alla

dichiarazione di conformità, indicando tempo e pressione a cui è

stata eseguita, successivamente all’attivazione della fornitura gas

la prova, mediante utilizzo di soluzione saponosa o prodotto equi-

valente deve essere ripetuta utilizzando il gas presente nella tuba-

zione. Per quanto riguarda gli impianti superiori ai 35 Kw (centrali

termiche) occorre seguire quanto prescritto dal DM 12/04/96,

la procedura rimane identica, variano solamente le pressioni e i

tempi:

Pressioni:

impianti di 6a specie: 1 bar;

impianti di 7a specie: 0.1 bar (tubazioni non interrate),

1 bar (tubazioni interrate)

Tempi:

24 ore per tubazioni interrate di 6a specie;

4 ore per tubazioni non interrate di 6a specie;

30 min per tubazioni di 7a specie

In questo caso per ogni prova deve essere redatto relativo verbale

di collaudo.

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