4.4. Raccordi elettrosaldabili

La norma UNI10521 definisce il procedimento per la saldatura

tramite elettrofusione, di tubi e/o raccordi in polietilene per il

trasporto di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione.

L’esecuzione della saldatura deve avvenire in un luogo asciutto e

in un campo di temperatura ambiente compresa tra -5°C e +40°C.

I raccordi Wavin possono essere saldati in un campo di

temperatura -10°C e + 45°C.

Anche con i raccordi elettrosaldabili, la pressione di saldatura ha

un ruolo determinante per l’affidabilità della giunzione. Questo

aspetto merita pertanto particolare attenzione, dato che l’affidabi-

lità del collegamento dipende essenzialmente da questo. Notevole

importanza ha il diametro interno del manicotto.

I raccordi Monoline appartengono alla categoria dei “raccordi a

serraggio”, in cui il diametro interno del manicotto è prossimo al

diametro esterno del tubo o del raccordo testa/testa, anche dopo

l’operazione di raschiatura. L’inserimento del raccordo avviene

forzatamente, a differenza dei raccordi definiti “a gioco” che

presentano un “lasco” tra l’interno del raccordo e l’esterno del

tubo/raccordo. I laboratori dedicano molti sforzi al miglioramento

del valore qualitativo della saldatura con raccordi elettrosaldabili.

La scelta su “raccordi a serraggio” cioè raccordi che fin dall’inizio

hanno un contatto perfetto con il tubo e quindi una immediata

trasmissione del calore, produce una perfetta fusione molecolare

alla giusta pressione e temperatura.

Una caratteristica del sistema Monoline sono le scanalature

presenti sul corpo rigido del raccordo che lo rendono partico-

larmente elastico. Questa elasticità consente, durante la fase

di fusione (fusion time), una veloce ed ottimale adesione tra le

superfici interessate alla saldatura, garantendo altresì una pres-

sione di saldatura eccezionalmente elevata ed adeguata alla reale

necessità.

Gli innovativi indicatori di fusione, disegnati con una nuova geome-

tria attenta al controllo del polietilene fuso all’interno del raccordo,

fuoriescono dallo stesso per indicare l’avvenuto ciclo di fusione.

N.B.: la fuoriuscita degli indicatori di fusione non costituisce

garanzia del buon esito della saldatura, ma solo come indicazione

dell’avvenuta fusione del materiale.

In caso di interruzione della fase di saldatura (fusion time),

i raccordi Wavin, permettono un secondo ciclo di saldatura.

il secondo ciclo di saldatura, si deve effettuare dopo il tempo

di raffreddamento (cooling time) riportato sul raccordo, oppure

quando il raccordo ha raggiunto la temperatura del tubo adiacente.

4.4.1. Saldatrici per elettrofusione

I raccordi elettrosaldabili Monoline, possono essere saldati con

saldatrice monovalente, con saldatrice manuale o con saldatrice

polivalente, costruite in conformità alle norme UNI 10566 ed ISO

12176-2.

La saldatrice per elettrofusione, è un dispositivo in grado di erogare

energia per eseguire correttamente il ciclo di saldatura come richiesto

dal produttore di raccordo.

La saldatrice per elettrofusione monovalente, opera unicamente con

la sola linea di raccordi elettrosaldabili della singola marca per cui è

stata progettata. I parametri devono essere controllati e confermati

dall’operatore, prima dell’avvio del ciclo di saldatura, in quanto la

saldatrice non è dotata di nessun tipo di controllo. In caso di errore

di impostazione, la saldatrice non può evitare l’avvio del ciclo di

saldatura.

La saldatrice manuale per elettrofusione opera con diverse marche

di raccordi tramite l’impostazione manuale dei parametri per la

saldatura, o con l’impostazione del tempo di saldatura, o entrambi i

parametri tensione di saldatura e tempo. Come la saldatrice mono-

valente, anche la saldatrice manuale non effettua nessun controllo sui

dati acquisiti. La saldatrice può compensare l’energia necessaria alla

saldatura del raccordo, variando il tempo di fusione in relazione alla

temperatura ambiente.

La saldatrice polivalente per elettrofusione, opera con diverse marche

di raccordi e acquisisce i parametri di saldatura in modo automatico.

Grazie ad un sistema di lettura come ad esempio la penna ottica

o scanner, rileva i parametri di saldatura. In caso di anomalia della

saldatrice, è consentito l’inserimento manuale dei dati. A differenza

delle saldatrici monovalenti e manuali, la saldatrice polivalente,

prima dell’avvio del ciclo di saldatura effettua una comparazione tra

quanto “letto” sul codice a barre e il valore della resistenza misurato

sui terminali del raccordo. In caso di non corrispondenza tra i dati

acquisiti e quelli misurati, la saldatrice non avvia il ciclo di fusione,

segnalando l’anomalia.

Tutte le saldatrici, devono essere revisionate al massimo ogni 2 anni

(Cap 10 Norma UNI 10566:2013).

Il bar code

La norma ISO 13950, specifica i sistemi automatici di riconoscimento

per saldatura ad elettrofusione. Questa norma tratta alcuni sistemi

(numerici, magnetici, elettromeccanici, ecc.) idonei al trasferimento

dei parametri di saldatura alle saldatrici rendendole capaci di fornire

la giusta energia, in modo automatico, al raccordo elettrosaldabile.

Sono previsti tre sistemi, numerici, elettromeccanici e auto-regolanti.

Oggi, quello più comune e diffuso è il sistema numerico a Bar-Code.

Il formato del Bar-Code è il “2 in 5” tipo Interleaved e può utilizzare 24

cifre o 32, di queste, l’ultima è il control-digit utilizzato per verificare la

correttezza del codice.

La norma ISO 12176-4, tratta sul sistema “attrezzature per giunti

a fusione nel sistema polietilene” ed è relativa alla codifica per la

rintracciabilità di tutti gli elementi di polietilene interessati alla giun-

zione. E’ specifica per applicazioni gas, ma può essere utilizzata

anche per altri impianti.

Com’è noto in un sistema di gestione per la qualità, tipo ISO9001,

Ogni raccordo elettrosaldabile, nel più completo rispetto delle

normative, riporta il codice a barre con i parametri di saldatura, il

codice di rintracciabilità, per l’acquisizione dei parametri in modo

automatico con tutte le saldatrici dotate di lettore ottico quale

scanner o penna ottica.

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