ficie interna del tubo con lubrificanti idonei all’utilizzo con i materiali del sistema e con l’applicazione prevista
dell’impianto. Inserire il tubo a fondo nel raccordo; la forma a terminale svasato della bussola facilita l’inseri-
mento del tubo. Verificare che il tubo sia correttamente inserito ed a contatto con il setto isolante attraverso
le feritoie dell’anello fermabussola (2.1). Per la pressatura dei raccordi utilizzare una pressatrice con ganascia
della misura corrispondente a quella del raccordo e con profilo secondo la tabella in figura 4.1:
• aprire la pinza e, prima di inserire il raccordo da pressare, accertarsi che al suo interno non ci siano impurità
• introdurre il raccordo nelle scanalature della pinza, in modo che le sagome combacino esattamente (2.2).
chiusura delle pinze cui corrisponde il bloccaggio del raccordo. Durante questa operazione prestare particolare
attenzione ai meccanismi in movimento. A serraggio completo, in funzione del tipo di pressatrice, invertire il
senso di marcia della pressatrice, avviare la pressatrice e attendere l’arresto. Quindi, aprire le pinze per liberare
il raccordo pressato (3.1). Verificare il corretto serraggio ed in particolare, osservando l’anello fermabussola,
la corretta posizione del tubo (3.2). I raccordi sono a chiusura irreversibile. Nel caso di pressature non corrette
è inevitabile il taglio del tubo ed il rifacimento della giunzione con nuovo raccordo.
zando la cesoia R990, (si consiglia di ruotare leggermente la cesoia durante l’operazione), oppure la tagliatubi
a rotella RP204, al fine di limitare l’ovalizzazione del tubo stesso (1.1). Per prevenire il danneggiamento degli
elementi di tenuta idraulica nella fase di installazione sbavare l’imbocco del tubo con utensile RP205 o RP209 per
i tubi multistrato (1.2). Solo nel caso di impiego di tubi multistrato, calibrare la superficie interna con RP209 (1.3).
Verificare con attenzione la corrispondenza tra la misura della fresa/calibratore e la misura del tubo.
idraulica sia la superficie interna del tubo con lubrificanti idonei all’utilizzo con i materiali del sistema e con
l’applicazione prevista dell’impianto. Infilare la calotta (2.1) ed il bicono sul tubo, quindi inserire il portagomma
dell’adattatore nel tubo fino a portarlo in battuta contro lo stesso (2.2) (nel caso di utilizzo di tubo multistrato,
assicurarsi della presenza dell’anello isolante sul portagomma). Alloggiare l’adattatore nel terminale del
sistema di distribuzione (collettore, racccordo a gomito con staffa a muro, etc.) tramite l’O-ring esterno (2.3).
di distribuzione con l’apposita chiave (3.2). Verificare il corretto serraggio.
Osservazioni:
• i raccordi a compressione con adattatore sono a chiusura reversibile
• dopo un eventuale smontaggio, bisogna verificare la forma e la qualità dell’O-ring
• dopo ogni nuovo assemblaggio, è necessario eseguire la prova di pressione (vedi capitolo 5)
estrema semplicità e rapidità.
Per la posa è necessario seguire alcune semplici precauzioni:
• collegare i tubi mediante gli appositi raccordi e adattatori
• se è necessario curvare i tubi, evitare che i componenti siano sottoposti a sollecitazioni meccaniche permanenti
• le variazioni di temperatura del liquido termovettore comportano un proporzionale allungamento dei tubi. Per
gestire queste dilatazioni termiche è necessario impiegare supporti “fissi”, atti a bloccare il tubo, e supporti “scor-
revoli”, che consentono lo scorrimento del tubo, e inserire curve di espansione nei lunghi tratti di tubazione diritta
• nelle installazioni a vista i tubi devono sempre essere protetti dall’esposizione ai raggi ultravioletti
• anche durante l’installazione o l’immagazzinamento evitare che il tubo rimanga esposto per lunghi periodi ai
raggi ultravioletti
• evitare il più possibile d’installare raccordi sotto traccia. Se non fosse possibile, rendere ispezionabile il
raccordo oppure proteggerlo dal contatto con materiale edile, libero di dilatarsi e, in ogni caso, mantenendo
sempre traccia della sua posizione nella documentazione di progetto
È necessario comunque verificare sempre le leggi e i regolamenti nazionali e locali.
modo da evidenziare immediatamente perdite di fluido (vedi capitolo 5).
2.1
2.2
2.3
2.1
2.2
3.1
3.2
3.1
3.2
1.1
1.2
1.3
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Capitolo 4
Sistemi Giacomini