Nella norma europea EN 806 sono specificati requisiti e raccoman-
dazioni per la progettazione, l’installazione, le prove, la modifica, il
funzionamento e la manutenzione di impianti, sia nuovi che esistenti,
per la distribuzione di acqua potabile all’interno di edifici.
L’acqua potabile deve essere idonea per il consumo umano e
conforme ai regolamenti pertinenti basati sulle direttive dell’Unione
Europea. L’acqua può inoltre essere utilizzata per lavare, cucinare e
per impieghi sanitari (a temperature fino a 95 °C per tenere conto di
eventuali anomalie di funzionamento).
Di seguito saranno evidenziate le principali informazioni contenute
nel testo della norma europea che tratta il sistema di tubi, accessori
ed apparecchiature installati per l’approvvigionamento di acqua
potabile articolandosi in 5 parti:
Le varie parti della EN 806 sono destinate all’utilizzo di ingegneri,
architetti, sorveglianti, appaltatori, installatori, fornitori di acqua,
consumatori; sono altresì impiegate per svolgere le ispezioni rego-
lamentari sugli impianti.
Gli enti nazionali di normazione dei Paesi della UE sono tenuti a
recepire la norma europea EN 806 e attribuirle lo status di norma
nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico, o mediante
notifica di adozione. Eventuali norme nazionali già presenti ed in
contrasto con la norma europea devono essere ritirate.
Per la progettazione di un impianto di acqua potabile, quindi, si
applica come base la norma europea di base EN 806-2 insieme ad
eventuali norme di completamento nazionali di maggiore severità;
tra queste, si citano ad esempio:
• per l’Italia, la UNI 9182: 2014 - Impianti di alimentazione
e distribuzione d’acqua fredda e calda - Progettazione,
installazione e collaudo
• per la Germania, la DIN 1988-300: 2012-05 Technische Regeln
für Trinkwasser-Installationen - Teil 300: Ermittlung der
Rohrdurchmesser; Technische Regel des DVGW
• per la Francia, la NF DTU 60.11 P1-1: 2013
NOTA: i prodotti destinati all’impiego in sistemi di approvvigionamento
d’acqua devono rispettare, se esistenti, i regolamenti e le disposi-
zioni per le prove nazionali che assicurano l’idoneità al contatto con
l’acqua potabile.
I rappresentanti governativi competenti degli Stati membri e la
Commissione Europea si sono accordati sul principio di uno schema
e un sistema di approvazione unici a livello europeo. Se e quando
l’EAS sarà adottato, le norme europee di prodotto saranno modificate
aggiungendo un’appendice Z/EAS nell’ambito del mandato M136
che conterrà i riferimenti formali alle prove, e ai requisiti per la certi-
ficazione e la marcatura del prodotto dell’EAS. Finché non entrerà in
vigore l’EAS, rimangono applicabili gli attuali regolamenti nazionali.
Con la norma EN 806 il legislatore esplicita gli obiettivi principali
nella realizzazione degli impianti, quali: evitare il deterioramento della
qualità dell’acqua nell’impianto; soddisfare le norme riguardanti
la qualità fisica, chimica e microbiologica nei punti di prelievo; otte-
nere portata d’acqua e pressione richieste nei punti di prelievo e
nei punti di allacciamento di apparecchiature; non provocare, con
tutti i componenti e per l’intera vita utile calcolata, pericolo per
la salute e danneggiamento dei beni; ottenere il minimo livello di
emissione acustica; evitare la contaminazione dell’approvvigiona-
mento idrico pubblico, il consumo eccessivo, la perdita e l’impiego
scorretto; manutenzione funzionale.
La norma EN 806, inoltre, specifica e definisce le competenze degli
operatori professionali coinvolti nella distribuzione dell’acqua
potabile.
tenti, dotate di esperienza, qualifiche, conoscenza dei regolamenti
e dei requisiti di sicurezza.
deve essere eseguito da installatori competenti, dotati della quali-
fica richiesta dai regolamenti nazionali o locali.
progettazione e la costruzione dell’impianto, quali la pressione di
approvvigionamento, le portate di approvvigionamento e l’analisi
della qualità dell’acqua nel punto di erogazione.
funzionamento sicuro e della manutenzione dell’impianto di acqua
potabile.
In questa parte di norma sono fornite le indicazioni principali per la
progettazione dell’impianto di acqua potabile, in termini di presta-
aree di ristagno; scongiurare l’intrappolamento di aria durante
il rifornimento e la formazione di sacche d’aria durante il funzio-
namento dell’impianto), di impatto ambientale (evitare sprechi,
consumi eccessivi, usi impropri e contaminazioni dell’acqua; non
causare pericolo o arrecare disturbo a persone e animali domestici,
né danneggiare edifici o i beni in essi contenuti; ridurre al minimo
la generazione di rumore; evitare incrostazioni, corrosione e dete-
rioramento), di usabilità e manutenzione ( impedire che la qualità
dell’acqua sia influenzata dall’ambiente locale; evitare collegamenti
incrociati; facilitare l’accesso alle apparecchiature e gli interventi di
manutenzione sulle stesse).
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Capitolo 5
Approfondimento tecnico normativo