Per il progettista è fondamentale progettare l’impianto cercando

di ridurre al minimo il consumo d’acqua e la richiesta energetica.

Tutti i materiali, i componenti e le apparecchiature utilizzati nella

costruzione di sistemi di acqua potabile devono essere conformi

alle norme di prodotto CEN appropriate o alle linee guida dei bene-

stare tecnici europei (ETA), laddove applicabili. Quando questi non

sono disponibili, dovrebbero essere utilizzate le norme nazionali o

i regolamenti locali.

Pressione e temperatura

Tutti i componenti d’impianto devono essere capaci di resistere alla

pressione di prova indicata dalle leggi e dai regolamenti nazionali

e locali, pari ad almeno 1,5 volte la pressione di esercizio massima

ammissibile. La pressione nel sistema non deve eccedere le pres-

sioni di esercizio delle parti componenti.

Quando necessario, la pressione di approvvigionamento deve

essere regolata mediante valvole riduttrici di pressione.

Nel capitolo 3 del presente catalogo si sono descritte le condizioni

di servizio per impianti con tubi di plastica (classe di applicazione 1

per approvvigionamento acqua calda 60 °C, classe di applica-

zione 2 per approvvigionamento acqua calda 70 °C - vedere tabella

in fig 3.2). Questi sistemi devono essere in grado di distribuire

anche acqua fredda per un periodo di 50 anni, alla temperatura di

20 °C e alla pressione di progetto di 10 bar.

La temperatura di esercizio dell’impianto (rilevata dopo 30 s dall’aper-

tura di un punto di prelievo) non dovrebbe superare i 25 °C per l’acqua

fredda e non dovrebbe essere inferiore a 60 °C per i sistemi centraliz-

zati di acqua calda.

La temperatura nell’impianto di acqua calda, fino ai punti termi-

nali del sistema, dovrebbe poter essere aumentata fino a 70 °C per

scopi di disinfezione; in condizioni di guasto, i componenti dell’im-

pianto e le apparecchiature ad esso collegate devono essere in grado

di resistere a temperature fino a 95 °C.

Scelta del materiale

Per la scelta dei materiali con cui realizzare gli impianti di acqua

potabile fredda e calda occorre considerare vari fattori, quali: la

corrosione interna ed esterna; la compatibilità tra diversi mate-

riali ed il loro effetto sulla qualità dell’acqua; la pressione interna

dell’acqua; la temperatura interna ed esterna; la permeazione;

fenomeni di vibrazione, sollecitazione, assestamento; fattori

meccanici come invecchiamento, fatica, durabilità, etc.

Visti gli effetti dannosi per la salute, non devono essere utilizzati

tubi e raccordi di piombo.

Tutti i giunti utilizzati per l’acqua potabile devono essere conformi

alle norme di pertinenza. Tutti i metodi di giunzione devono essere

in conformità alle istruzioni del fabbricante o alle regolamenta-

zioni locali.

I giunti dei tubi devono essere permanentemente a tenuta stagna

quando sottoposti alle sollecitazioni alterne che si verificano

durante l’esercizio.

Per tubi e raccordi in rame e leghe di rame vanno bene tutti i metodi

di giunzione, ossia: giunto filettato, raccordi a compressione, raccordi

a pressare, raccordi a innesto rapido, flange e bocchettoni smon-

tabili; per i giunti filettati la filettatura deve essere conforme alla

EN 10226-1 e le norme e i regolamenti nazionali sono da rispettare.

Per tubi PEX e raccordi metallici, vanno bene tutti metodi di giun-

zione, ossia: giunto filettato, raccordi a compressione, raccordi a

pressare, raccordi a innesto rapido, flange e bocchettoni smontabili.

Per i tubi multistrato PEX/Al/PEX (non menzionati nella EN 806-2,

ma citati nella EN 806-4), vanno bene tutti metodi di giunzione

come per tubi PEX.

Tubazioni - Posizionamento, intercettazione

Nei casi ammessi dalle norme o dai regolamenti nazionali o locali, i

tubi possono essere incassati in una parete, in un pavimento pieno

o al disotto del piano terra di un edificio solo se possono essere

facilmente rimossi e sostituiti, utilizzando guaine o involucri, mani-

cotti o condotti appositi.

I tubi non devono essere installati in condotti o vani ancora in uso

per il loro scopo originario, per esempio passaggio fumi, passaggi

di ventilazione, vani di ascensori, fognature.

I tubi per acqua fredda non devono essere posizionati seguendo i

tubi per acqua calda o per riscaldamento ambientale, né passare

attraverso aree riscaldate. In caso di vicinanza inevitabile, tubi

caldi e freddi devono essere assolutamente isolati.

Le tubazioni di approvvigionamento e distribuzione devono poter

essere intercettate e drenate.

Negli edifici plurifamiliari, le tubazioni di approvvigionamento a

ogni piano e quelli ai singoli appartamenti devono poter essere

separatamente intercettate.

Negli impianti occorre installare esclusivamente valvole di arresto

che non ostruiscano eccessivamente il flusso (per esempio valvole

a sfera).

Per facilitare la manutenzione, una valvola di servizio deve essere

prevista all’ingresso delle varie apparecchiature (vasi WC, serbatoi

di accumulo, scaldacqua, macchine lavatrici).

Differenziazione e identificazione

Tutti i rubinetti devono essere identificati: ormai è consolidato

l’utilizzo del colore rosso per l’acqua calda e del colore blu per

l’acqua fredda. I rubinetti per l’acqua calda devono trovarsi a sini-

stra, quelli per l’acqua fredda a destra.

In caso di più sistemi idrici coesistenti nell’edificio, con acqua potabile

e acqua non potabile, tutti i componenti di sistema devono essere

identificati in modo adeguato e permanente. I punti di prelievo per

l’acqua non potabile devono essere identificati con la dicitura “Acqua

non potabile” o con il segnale di divieto rappresentato qui a lato.

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Capitolo 5

Approfondimento tecnico normativo