Sistemi di acqua calda
Per i sistemi di acqua calda devono essere applicati i regolamenti
nazionali o locali per evitare la proliferazione dei batteri di legionella.
Inoltre, questi sistemi devono essere realizzati in modo tale da
ridurre al minimo il rischio di scottature alle uscite, applicando
valvole miscelatrici termostatiche con limitatori di massima tempe-
ratura. Tutti i componenti devono essere isolati per garantire il
massimo risparmio di energia e di acqua.
La protezione contro il flusso incrociato di acqua calda e acqua fredda
deve essere realizzata in conformità alla EN 1717 (vedi pag. 120).
Contatori dell’acqua
L’installazione di gruppi contatori dell’acqua all’interno e all’esterno
di edifici deve essere conforme alle disposizioni della EN 805 e del
soggetto erogatore del servizio idrico.
I contatori dell’acqua utilizzati per la contabilizzazione di acqua
devono essere conformi alla Direttiva 75/33/CEE (b) per l’acqua
fredda e alla Direttiva 79/830/CEE per l’acqua calda.
I contatori devono essere installati in orizzontale o in verticale in una
posizione che faciliti l’accesso per la lettura e la manutenzione.
Acustica
In conformità ai regolamenti nazionali o locali, gli impianti per
acqua sanitaria devono essere progettati per generare il minimo
rumore possibile. L’installazione delle tubazioni deve utilizzare
fascette o staffe che evitino il contatto diretto con la struttura e
che assorbano le vibrazioni.
Devono essere utilizzate anse di espansione o idonee alternative,
in caso di lunghi tratti di tubi rettilinei, per facilitare il movimento
dei tubi.
Protezione di sistemi da temperatura esterne a tubi, raccordi
e apparecchiature
Tutti i componenti del sistema di distribuzione acqua potabile devono
essere protetti contro il gelo e l’in
fluenza da tempo metereologico
mediante drenaggio, isolamento con rivestimento resistente agli
agenti atmosferici oppure con un sistema di riscaldamento locale
abbinato a un termostato antigelo. Le disposizioni nazionali o
locali prescrivono lo spessore minimo dei materiali di isolamento
termico da utilizzare.
Le tubazioni di acqua fredda devono essere adeguatamente protette
dal guadagno termico e dalle formazioni di condensa: i requisiti
per l’isolamento sono analoghi a quelli utilizzati contro la disper-
sione termica.
Pressurizzazione e valvole riduttrici di pressione
Quando, in condizioni normali di funzionamento, non è possibile garan-
tire la pressione richiesta in tutti i punti di prelievo, è possibile installare
sistemi di pressurizzazione (ad esempio, pompe di pressurizzazione
ausiliarie).
Per limitare i consumi energetici, occorre limitare l’uso di tali sistemi
al minimo indispensabile, dimostrando la loro necessità mediante un
procedimento di calcolo differenziato.
L’utilizzo di riduttori di pressione può essere necessario per creare
impianti con varie zone di pressione oppure se la pressione statica nei
punti di prelievo è maggiore di 500 kPa o 5 bar. Le valvole riduttrici
di pressione non devono essere dimensionate in base alle dimensioni
nominali delle condotte, ma alla portata richiesta.
Sono generalmente installate nel tubo di acqua fredda a valle del
gruppo di contabilizzazione dell’acqua; per scopi di regolazione e
manutenzione, devono essere corredate di presa di pressione e di
valvole di intercettazione. Per evitare effetti di contropressione, un
tratto di tubo pari a 5 volte il diametro interno deve essere installato
come sezione di deflusso sul lato di mandata della valvola.
Tutti i dispositivi di regolazione della pressione devono proteggere i
sistemi di acqua calda e acqua fredda dal rischio di scoppio. Inoltre,
devono essere accessibili e adeguatamente identificati per evitare
regolazioni errate o inopportune sostituzioni. I requisiti di manuten-
zione devono essere richiamati da un avviso di attenzione facilmente
visibile all’operatore.
Nella parte 3 della norma EN 806 si descrive un metodo di calcolo
per il dimensionamento delle tubazioni in impianti di acqua potabile,
utilizzato indifferentemente per acqua fredda e calda.
Tale metodo, detto “semplificato”, corrisponde allo standard europeo
minimo ed è caratterizzato da una serie di limitazioni:
vale solo per impianti “normalizzati”, ossia impianti con apparecchi
i cui singoli valori di portata unitaria non superano quelli proposti
nella tabella 5.1, non destinati all’impiego continuo d’acqua
(oltre i 15 minuti), con utilizzo simultaneo tradizionale, cioè in cui
la domanda caratteristica non è superiore a quella descritta dalla
curva di contemporaneità (vedi figura 5.2)
non si applica ad edifici con dimensioni nettamente superiori alla
media
non tiene conto di come la pressione si distribuisce nell’installazione,
dell’altezza geodetica, delle perdite di carico degli apparecchi, della
portata minima di ciascuna utenza
determina i diametri dei tubi per mezzo di tabelle su base di numeri
di utenze e apparecchi sanitari collegati
non dimensiona i ricircoli sanitari di acqua calda
non include il dimensionamento delle tubazioni per sistemi
antincendio
Il metodo semplificato, in pratica, può essere applicato alla maggior
parte degli edifici adibito ad usi residenziali. Il progettista è comunque
libero di utilizzare un metodo di calcolo approvato a livello nazionale.
Il metodo semplificato non si applica a impianti non normalizzati (detti
“particolari”) e ad impianti destinati all’impiego in edifici di dimensioni
nettamente superiori alla media: in questi casi, il dimensionamento
104 - 105
Capitolo 5
Approfondimento tecnico normativo