cate in modo da consentire una velocit

à di 2 m/s invece che 4 m/s

per i tubi di collegamento alle utenze.

Qui di seguito si trovano le tabelle delle unità di carico per la deter-

minazione dei diametri della tubazione, dove d

est

è il diametro esterno

del tubo, d

int

è il diametro interno, s è lo spessore:

Si tratta di un calcolo molto dettagliato, in cui è necessario avere

molti dati a disposizione: generalmente un software specializzato

a supporto diventa estremamente utile.

Generalmente, con quest’ultima versione della DIN 1988-300, si

può ridurre il diametro delle tubazioni di una o più misure.

Una tubazione di acqua fredda o calda sanitaria con un diametro

eccessivo comporta un tempo di attesa maggiore ed un consumo

più elevato rispetto ad un condotto di diametro minore. Questo

non solo ha un impatto sul comfort degli utenti, ma anche sul

costo dell’impianto e sull’efficienza della distribuzione dell’acqua

sanitaria.

Occorre, in altre parole, optare per il più piccolo diametro del tubo

possibile in grado di soddisfare tutte le esigenze (portata minima,

velocità massima consentita).

Italia - UNI EN 806-3 e UNI 9182

Per quanto riguarda il panorama normativo in Italia, i criteri di calcolo

per il dimensionamento delle tubazioni di reti idrosanitarie sono

contenuti nella norma UNI 9182:2014. In particolare, il testo di tale

norma presenta due possibili metodi di dimensionamento: il metodo

semplificato e il metodo dettagliato.

Il metodo semplificato è un rimando all’utilizzo del metodo contenuto

nella norma europea UNI EN 806-3.

Il metodo dettagliato per il calcolo dei diametri, come per il metodo

semplificato, comincia con l’indicazione del valore delle unità di

carico UC per ogni punto di erogazione e con il calcolo della somma

delle unità di carico UC, sezione per sezione, procedendo dall’utenza

più sfavorita sino al punto di alimentazione.

A seconda della tipologia di utenza, si sceglie se utilizzare tabelle

riferite ad utenze di abitazioni private o ad utenze di edifici adibiti

ad uso pubblico e collettivo.

tubi PEX e PB

carico massimo [UC]

valore più alto [UC]

d

est

x s [mm]

d

int

[mm]

lunghezza massima della tubazione [m]

tubi multistrato

carico massimo [UC]

valore più alto [UC]

d

est

x s [mm]

d

int

[mm]

lunghezza massima della tubazione [m]

Germania - DIN EN 806-3 e DIN 1988-300

La norma DIN 1988-300 del 2012

è la norma nazionale utilizzata

per il dimensionamento delle reti di acqua potabile, in sostituzione,

di fatto, allo standard europeo EN 806-3, considerato insufficiente

dai tedeschi.

Fornisce due metodi di calcolo diversi per il dimensionamento delle

tubazioni per acqua fredda e calda: il metodo semplificato e il

metodo dettagliato.

Il metodo semplificato, basato sullo standard europeo minimo

della EN 806-3, è applicabile solamente per installazioni base

(edifici con massimo 6 unità abitative, in cui la pressione è suffi-

cientemente elevata e l’igiene garantita). In tutti gli altri casi deve

essere utilizzato il metodo dettagliato.

Per il metodo dettagliato, il calcolo delle dimensioni dei tubi si

orienta all’ottenimento di una pressione minima nel punto di

erogazione con la posizione più sfavorevole nell’installazione, al

verificarsi del picco di flusso. Per questo scopo, prima si deter-

mina la perdita di pressione massima consentita tra la presa più

sfavorita e il contatore (o la connessione alla rete), tenendo conto

dell’utenza stessa e dei componenti presenti in questo porzione

(come curve, giunti a T, ossia tutti gli elementi che determinano

perdite di carico localizzate).

Successivamente, si dovrebbe dividere questo valore per la lunghezza

del tubo tra questi due punti, in modo da ottenere un valore per

la perdita di pressione massima ammessa per metro lineare di

tubo. Infine, è necessario scegliere un diametro del tubo per cui

la perdita di pressione non superi il valore appena calcolato alla

portata di picco.

3

4

6

13

25

55

180

-

3

3

4

5

8

-

16 x 1,5

20 x 1,9

25 x2,3

32 x 3

40 x 3,7

13,0

16,2

20,4

26

32,6

15

9

7

-

-

-

-

1

500

-

-

12 x 1,1

50 x 4,6

9,8

40,8

20

-

fig. 5.8

3

540

2

-

16 x 2,25 / 16 x 2,0

50 x 4

11,5 / 12,0

42

9

-

4

5

6

10

20

26 x 3

55

180

2

2

3

4

5

8

32 x 3

-

18 x 2

20 x 2,5

40 x 3,5

14

15

20

26

33

5

4

-

-

-

-

-

fig. 5.9

UNI 9182. Tabella delle UC per abitazioni private

punti di prelievo

lavabo, bidet

vasca, doccia, lavello cucina

lavabiancheria, lavastoviglie

vaso a cassetta

Per i calcoli, la velocità massima ammissibile è:

UC

UC

UC

acqua fredda

0,75

1,50

2,00

3,00

acqua calda

0,75

1,50

-

-

totale AFS + ACS

1,00

2,00

2,00

3,00

110 - 111

Capitolo 5

Approfondimento tecnico normativo

• 2,0 m/s per la distribuzione primaria, colonne montanti, tubazioni di

distribuzione al piano

• 4,0 m/s per le linea di adduzione alla singola utenza

Quindi, occorre calcolare le perdite di carico dal punto di alimenta-

zione all’apparecchio utilizzatore più sfavorito, in funzione anche

della temperature dell’acqua.

fig. 5.10