Nel 2009 è entrata in vigore la revisione
della normativa UNI 1264, recepimento
della norma Europea EN 1264, che spe-
cifica i requisiti per la progettazione e la
costruzione dei sistemi radianti alimentati
ad acqua per il riscaldamento e il raffre-
scamento integrati nelle strutture.
La norma è applicabile per edifici residen-
ziali, uffici ed edifici assimilabili.
La norma è costituita da cinque parti: la
prima fornisce definizioni e simboli; la
seconda propone un metodo analitico per
la determinazione della potenza termica
per alcune tipologie di pavimento riscal-
dante e le relative prove; la terza dà indi-
cazioni riguardanti il dimensionamento; la
quarta parte si occupa delle modalità di
installazione; la quinta estende i risultati a
tutte le superfici radianti (pareti e soffitti)
e al caso di raffrescamento.
La UNI EN 1264, norma guida del set-
tore radiante, inizialmente limitata ai
soli pavimenti riscaldanti, appare ora
più completa. Nella sua trattazione,
è complementare alla UNI EN 15377
(revisione 2008), richiamata in alcune
sue parti.
La UNI EN 15377 si occupa di ulteriori
tipologie di installazione. Costituita in tre
parti, le prime due riguardano ed estendo-
no i contenuti della UNI EN 1264, mentre
la terza parte offre una trattazione inedita
sull’ottimizzazione dei sistemi radianti per
l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
Principali definizioni da normativa
Per impianto di riscaldamento a pavimento
si intende l’insieme di un pavimento riscal-
dante, circuiti, collettori e apparecchiature
di regolazione.
Principali tipologie di strutture di pavimenti riscaldanti
Tipo A
Tipo B
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
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La norma UNI EN 15377-1 definisce
ulteriori tipologie:
Temperatura ambiente Θ
i
: è considerata
rappresentativa del benessere termico ed
è utilizzata per il metodo di calcolo delle
emissioni termiche.
Superficie pavimento riscaldante:
superficie coperta dall’impianto più 1/2
interasse (max 15 cm) riferito ai bordi
esterni.
Superficie dell’area periferica (mar-
ginale): parte della superficie riscaldante
con una temperatura superficiale più alta.
Si estende per un massimo di un metro di
distanza dalle pareti disperdenti.
È un’area non occupata stabilmente.
Superficie occupata: differenza tra la
superficie riscaldata e quella periferica.
Tipi di strutture
Impianti con tubazione nello strato
di supporto (TIPO A E C)
Impianti dove i tubi riscaldanti sono
totalmente o parzialmente alloggiati
nel massetto di copertura.
Impianti con tubazione sotto lo
strato di supporto (TIPO B)
Impianti dove i tubi riscaldanti sono
totalmente o parzialmente alloggiati
nello strato di isolante termico,
sotto il massetto di copertura.
Impianti con sezioni piane
(TIPO D)
Impianti dove i tubi sono di ridottissi-
mo diametro e costituiscono una
sottile superficie piana di scambio
termico.
TIPO E =
TIPO F =
TIPO G =
tubazione alloggiata nelle
strutture (TABS, ad attiva-
zione della massa)
tubazione capillare alloggia-
ta in uno strato di finitura
superficiale
tubazione nel sottopavi-
mento di impianti a secco
in legno
Potenza termica
q
=
q
G
=
q
=
N
q
=
des
Q
=
flusso termico aerico:
potenza per unità di superficie
flusso termico aerico limite:
potenza per la quale si rag-
giunge la massima temperatu-
ra superficiale consentita
flusso termico aerico nominale:
potenza massima senza
rivestimento
flusso termico aerico di
progetto
potenza termica: somma dei
prodotti delle superfici riscal-
danti per il rispettivo flusso
Tipo C
Temperatura superficiale
Θ
F,max
= temperatura massima
superficiale
Θ
F,m
= temperatura media
superficiale
Temperatura del mezzo riscaldante
Θ
m
= temperatura media del fluido
Θ
V
= temperatura di mandata
Θ
R
= temperatura di ritorno
Legenda:
1. Rivestimento
2. Strato di supporto
3. Tubazione
4. Strato di protezione
5. Isolante
6. Soletta portante
7. Elemento conduttivo
addizionale
8. Strato di separazione
9. Strato livellante
1
2
3
4
5
6
8
9
UPONOR RADIANTE - LUGLIO 2014
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