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a manfred reuss, fisico del centro baVarese

di ricerca sull’enerGia applicata (Zae bayern)

Il calore terrestre è sempre disponibile?

Si tratta di un flusso costante di calore dagli strati

interni più caldi del terreno, non soggetto a

variazioni dovute al clima o alla stagione in corso.

Nelle regioni in cui l’attività geotermica è molto

elevata, il magma bollente arriva quasi allo strato

superficiale, dove il flusso di calore geotermico

risulta proporzionalmente maggiore.

Come è possibile immagazzinare il calore terrestre?

Il flusso di calore in arrivo dall’interno della terra è

continuo, per cui non è necessario immagazzinarlo.

Lo sfruttamento del calore del terreno implica il

trasporto di sostanze nocive in superficie?

No. Il calore della terra viene trasportato verso l’alto

dal sottosuolo attraverso un circuito chiuso, per cui

non vi è contatto diretto tra termovettore e roccia.

Lo sfruttamento del calore terrestre influisce

negativamente sulla crescita di piante e vegetali?

Le piante e i vegetali vivono in genere soltanto nella

porzione più superficiale del terreno, arrivando fino

a una profondità massima di pochi metri, dove vi

è una predominanza degli effetti delle condizioni

atmosferiche quali irradiamento solare e pioggia.

A 15 m di profondità non si osserva praticamente

più nessuna alterazione legata alle stagioni, mentre

si osserva invece la predominanza del flusso di

calore geotermico.

Qual è il segreto per riscaldare bene utilizzando il

calore terrestre?

In un buon sistema i singoli componenti

interagiscono fra loro in modo intelligente.

Trattandosi del componente principale, per la sonda

geotermica non si accettano compromessi in fatto

di qualità. A questo proposito sono di grande aiuto

le istruzioni predefinite nella direttiva VDI 4640.

- Progettazione corretta secondo il fascicolo

VDI 4640

- Sonda geotermica prefabbricata e collaudata

- Materiali di alta qualità

- Riempimento a regola d’arte

- Realizzazione a regola d’arte

E’ possibile combinare geotermia e solare?

Sì! Il calore solare in eccedenza nei sei mesi più

caldi può essere convogliato nel sottosuolo

attraverso le sonde geotermiche per posa

sotterranea. Il suolo si rigenera rapidamente e nel

complesso la temperatura nel terreno aumenta

leggermente per un tempo anche prolungato.

Nei piccoli appezzamenti di terreno, dove c’è meno

spazio, le sonde possono essere posate a distanza

più ravvicinata fra loro. Anche il collettore solare

ne trae qualche vantaggio: nei sei mesi più caldi

l’impianto ad energia solare non va più in

stagnazione.

Di conseguenza i materiali di cui è costituito non si

deteriorano e la vita media del prodotto si allunga.

Manfred Reuss

Fisico del Centro Bavarese di Ricerca

sull’Energia Applicata (ZAE Bayern)

Per maggiori informazioni, contattate la

filiale REHAU più vicina.

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