Il calore terrestre è sempre disponibile?
Si tratta di un flusso costante di calore dagli strati
interni più caldi del terreno, non soggetto a
variazioni dovute al clima o alla stagione in corso.
Nelle regioni in cui l’attività geotermica è molto
elevata, il magma bollente arriva quasi allo strato
superficiale, dove il flusso di calore geotermico
risulta proporzionalmente maggiore.
Come è possibile immagazzinare il calore terrestre?
Il flusso di calore in arrivo dall’interno della terra è
continuo, per cui non è necessario immagazzinarlo.
Lo sfruttamento del calore del terreno implica il
trasporto di sostanze nocive in superficie?
No. Il calore della terra viene trasportato verso l’alto
dal sottosuolo attraverso un circuito chiuso, per cui
non vi è contatto diretto tra termovettore e roccia.
Lo sfruttamento del calore terrestre influisce
negativamente sulla crescita di piante e vegetali?
Le piante e i vegetali vivono in genere soltanto nella
porzione più superficiale del terreno, arrivando fino
a una profondità massima di pochi metri, dove vi
è una predominanza degli effetti delle condizioni
atmosferiche quali irradiamento solare e pioggia.
A 15 m di profondità non si osserva praticamente
più nessuna alterazione legata alle stagioni, mentre
si osserva invece la predominanza del flusso di
calore geotermico.
Qual è il segreto per riscaldare bene utilizzando il
calore terrestre?
In un buon sistema i singoli componenti
interagiscono fra loro in modo intelligente.
Trattandosi del componente principale, per la sonda
geotermica non si accettano compromessi in fatto
di qualità. A questo proposito sono di grande aiuto
le istruzioni predefinite nella direttiva VDI 4640.
- Progettazione corretta secondo il fascicolo
VDI 4640
- Sonda geotermica prefabbricata e collaudata
- Materiali di alta qualità
- Riempimento a regola d’arte
- Realizzazione a regola d’arte
E’ possibile combinare geotermia e solare?
Sì! Il calore solare in eccedenza nei sei mesi più
caldi può essere convogliato nel sottosuolo
attraverso le sonde geotermiche per posa
sotterranea. Il suolo si rigenera rapidamente e nel
complesso la temperatura nel terreno aumenta
leggermente per un tempo anche prolungato.
Nei piccoli appezzamenti di terreno, dove c’è meno
spazio, le sonde possono essere posate a distanza
più ravvicinata fra loro. Anche il collettore solare
ne trae qualche vantaggio: nei sei mesi più caldi
l’impianto ad energia solare non va più in
stagnazione.
Di conseguenza i materiali di cui è costituito non si
deteriorano e la vita media del prodotto si allunga.
Manfred Reuss
Fisico del Centro Bavarese di Ricerca
sull’Energia Applicata (ZAE Bayern)
Per maggiori informazioni, contattate la
filiale REHAU più vicina.
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