Isolatori

GUIDA TECNICA

Isolatori

GUIDA TECNICA

La progettazione di un sistema elettrico o di una parte di esso implica oltre alla scelta della struttura stessa anche

quella degli elementi che lo compongono. Tra questi gli isolatori giocano un ruolo fondamentale al fine di ridurre

a valori accettabili i rischi causati dalle sollecitazioni dielettriche.

I parametri fondamentali con cui è possibile identificare un isolatore sono di due tipi: elettrico e meccanico.

• Parametro elettrico

Tensione nominale di impiego

Tensione nominale di isolamento

• Parametro meccanico

Valore minimo del carico di rottura a flessione

Nel progetto di sistemi supporto sbarre bisogna tenere conto degli sforzi elettrodinamici conseguenti al passaggio

di corrente. In particolare gli sforzi più elevati, ai quali vanno dunque proporzionati i relativi supporti isolanti, sono

quelli dovuti alle correnti di corto circuito. Attraverso l’uso dei nomogrammi sotto riportati è possibile risalire al

“carico minimo di rottura a flessione”(che assicura un grado di sicurezza maggiore o uguale a 2,5) del sistema

sbarre e di conseguenza alla scelta del supporto isolatore più idoneo.

SFORZI ELETTRODINAMICI TRA CONDUTTORI

ISOLATORI E PORTASBARRE

SFORZI ELETTRODINAMICI TRA CONDUTTORI

Nomogramma 1

Determinazione dello sforzo F per unità di lunghezza

dati necessari: I = corrente di corto circuito

D = distanza tra le fasi

Esempio:

Icc = 15 kA (in c.a )

D = 7 cm

risultato deducibile dal nomogramma: F

150 daN/m

486

487

GESTIONE CLIMA

OROLOGI

E TEMPORIZZAZIONE

COMPLEMENTI

PER SERIE CIVILI

GAS

E SICUREZZA

MISURA

E CONTROLLO

STRUMENTI

PORTATILI

TERMOREGOLAZIONE

ISOLATORI

E PORTASBARRE

ACCESSORI

Nomogramma 2

Determinazione della distanza L tra i sostegni

dati necessari: F = sforzo per unità di lunghezza

(ricavato con il precedente nomogramma)

W = modulo di resistenza longitudinale e trasversale delle

sbarre rispettivamente secondo X-X oppure Y-Y

(ricavabile in base alle dimensioni e alla disposizione della

sbarra, se orizzontale o verticale)

Esempio:

F

150 daN/m

W = 0,5 cm

3

(50 x 8 disposizione verticale)

risultato deducibile dal nomogramma: L

0,7 m

Nomogramma 3

Determinazione del carico minimo di rottura a flessione P

dati necessari: F = sforzo per unità di lunghezza

L = distanza tra i sostegni

(ricavato con il precedente nomogramma)

Esempio:

F

150 daN/m

L

0,7 m (disposizione verticale)

risultato deducibile dal nonogramma:

P

500 daN

(per sistema sbarre disposto in verticale)

Individuato il valore del carico P è possibile identificare l’isolatore adatto

consultando nelle apposite tabelle di ogni singolo articolo (colonne carico

di rottura a flessione) un valore maggiore o uguale a quello ricavato con il

Nomogramma 3