La tipologia dell’impianto per acqua fredda e acqua calda sanitaria
può variare in funzione dell’edificio in cui deve essere realizzato e
in funzione dell’applicazione. Per un’abitazione monofamiliare, il
sistema di distribuzione più utilizzato è quello di tipo “individuale”,
nel quale, cioè, la produzione e la distribuzione di ACS vengono
effettuate all’interno dell’unità abitativa. Nel caso di condomini,
edifici per uffici, centri sportivi, etc, solitamente si applicano sistemi
di distribuzione di tipo “collettivo” con produzione centralizzata
di ACS. Non è raro trovare situazioni in cui entrambe le tipologie
vengono combinate.
Nel corso del presente capitolo verranno approfondite alcune tipo-
logie di installazione che possono essere così schematizzate:
• allacciamento a terminali con ingresso singolo
• allacciamento a terminali con ingresso singolo + doppio
• allacciamento ad anello chiuso
• distribuzione in derivazione (stacchi a T)
• distribuzione in serie
• distribuzione ad anello
Come già descritto nel capitolo 1, la produzione di ACS negli impianti
collettivi può essere realizzata centralmente (distribuzione a moduli)
oppure localmente (distribuzione a satelliti). All’interno delle singole
utenze si ricade, poi, nelle schematizzazioni degli impianti individuali.
Quale che sia il sistema di distribuzione scelto, gli impianti sani-
tari dovrebbero essere realizzati per motivi economici e igienici, in
modo che:
• ogni utenza raramente utilizzata sia integrata in un anello chiuso
• Il punto di estrazione principale o il sistema di lavaggio (flushing
system) sia posto alla fine della sezione
• sia previsto un ricircolo per l’acqua calda sanitaria (praticamente
obbligatorio in sistemi collettivi con impianto centralizzato).
Allacciamento a terminali singoli
• limitata lunghezza dei circuiti di
distribuzione
• comfort elevato per ridotta attesa
acqua calda
• possibilità di intercettare agevol-
mente le utenze sul collettore
• idoneo per sistema sfilabile
con tubi PEX-b
L’impianto idraulico con collettore prevede l’installazione di un elemento
di distribuzione (collettore idraulico) installato in un’opportuna cassetta
a parete, attraverso il quale sono alimentate tutte le utenze dell’im-
pianto idraulico. Tutte le utenze, sia per l’acqua calda che per l’acqua
fredda, sono collegate individualmente al collettore che è munito di una
valvola di intercettazione per ogni singola uscita. Nel caso in esame,
l’allacciamento ai sanitari viene realizzato tramite l’utilizzo di terminali
(gomiti con staffa a muro) con ingresso singolo. L’acqua scorre attra-
verso il singolo tubo solo quando l’utenza effettua il prelievo.
Il vantaggio fondamentale di questo tipo di impianto idraulico consiste
nella posa di tubazioni intere, ovvero senza giunzioni sotto traccia. Le
uniche giunzioni si trovano, infatti, all’interno della cassetta in cui è
posato il collettore e presso il terminale.
Allacciamento a terminali singoli + doppi
• ideale per utenze con elevate
portate d’acqua
• limitata lunghezza dei circuiti
• comfort elevato per ridotta attesa
acqua calda
• possibilità di intercettare agevol-
mente le utenze sul collettore
• idoneo per sistema sfilabile
con tubi PEX-b
38 - 39
Capitolo 2
Principali tipologie di distribuzione
In questo particolare tipo di impianto a collettore, per l’allaccia-
mento ai sanitari possono essere utilizzati anche terminali (gomiti
con staffa a muro) con ingresso doppio: nel caso di utenze con
elevate portate d’acqua (es. vasche idromassaggio, grandi soffioni
doccia, etc), infatti, il collegamento tra collettore e punto di prelievo
avviene tramite due tubi.
Tutte le utenze, sia per l’acqua calda che per l’acqua fredda, sono
comunque collegate individualmente al collettore. L’acqua richiesta
da un punto di estrazione con elevate portate scorre in entrambi i tubi
di collegamento e, comunque, solo quando l’utenza effettua il prelievo.