Successivamente dovranno essere prelevati dei campioni da sotto-

porre ad analisi batteriologiche.

La scelta dei disinfettanti utilizzati dipende da diversi fattori. Tutte le

sostanze chimiche utilizzate per la disinfezione degli impianti di acqua

potabile devono essere conformi ai requisiti relativi, come indicato

nelle norme europee o nazionali. L’applicazione e l’impiego dei disin-

fettanti devono avvenire in conformità alle pertinenti Direttive UE ed

a tutte le regolamentazioni locali o nazionali.

Qualora l’acqua utilizzata per la disinfezione di un impianto debba

essere scaricata in uno scolo o fognatura, occorre informare l’ente

responsabile e attendere la sua approvazione prima di effettuare lo

scarico. Se necessario, può essere richiesto un agente neutralizzante.

Deve essere redatta una registrazione dettagliata dell’intero proce-

dimento e dei risultati di prova, da consegnare al proprietario

dell’edificio.

EN 806 - Parte 5: Esercizio e manutenzione

Gli impianti devono essere fatti funzionare e sottoposti a manuten-

zione in modo tale da evitare di influire negativamente sulla qualità

dell’acqua potabile, sulla distribuzione agli utenti e sulle attrezzature

dell’ente di distribuzione dell’acqua.

Per consentire il corretto funzionamento e la manutenzione, tutte

le informazioni pertinenti all’impianto devono essere prontamente

disponibili (ad esempio, le informazioni tecniche sul prodotto e le

istruzioni del fabbricante, il rapporto di messa in servizio, il registro

delle manutenzioni periodiche).

Le responsabilità sul funzionamento, sull’ispezione e sulla manuten-

zione sono soggette a requisiti locali e nazionali.

Funzionamento

L’impianto deve essere fatto funzionare secondo le condizioni della

progettazione originale.

Gli impianti e gli apparecchi devono essere testati in modo tale da

assicurarne l’affidabilità del funzionamento.

Se non diversamente specificato nelle istruzioni di funzionamento

pertinenti, si applica generalmente quanto segue:

le valvole di arresto e le valvole di servizio devono essere sempre

in posizione completamente aperta o chiusa e azionate a intervalli

regolari per assicurare che rimangano funzionanti

tutte le parti di ricambio, preferibilmente dei fabbricanti originali,

devono essere prontamente disponibili e adatte allo scopo

il collegamento di apparecchi può influire sulla qualità dell’acqua

e deve essere realizzato da personale idoneamente qualificato

il collegamento di apparecchiature (per esempio, lavatrice e lava-

stoviglie) deve essere adeguatamente protetto contro il riflusso in

conformità alla EN 1717

i tubi flessibili (come i tubi da giardinaggio) devono essere collegati

solo a punti di prelievo dedicati, appositamente progettati per tale

scopo e dotati di protezione antiriflusso

le parti dell’impianto raramente utilizzate che contengono acqua

(per esempio tubi che alimentano stanze degli ospiti, garage

o collegamenti di cantine) devono essere flussate ad intervalli

regolari

devono essere effettuati controlli sulla temperatura dell’acqua

nei tubi, serbatoi di acqua fredda, serbatoi di accumulo

dell’acqua calda e scarico dei rubinetti per assicurare che rien-

trino nei limiti indicati nella parte 2 della norma

applicando regolamenti locali e nazionali, si deve prestare

particolare attenzione al funzionamento e alla manutenzione

di dispositivi di sicurezza e di protezione ed alla posizione delle

valvole di arresto

Interruzioni del funzionamento e ripresa dell’alimentazione

Gli impianti che non sono fatti funzionare entro 7 giorni dal loro

completamento, o che rimangono fuori servizio per più di 7 giorni,

devono essere scollegati in corrispondenza della valvola di arresto

dell’approvvigionamento e drenati; in alternativa, l’acqua deve

essere flussata regolarmente.

Le tubazioni di allacciamento che non sono messe in servizio

immediatamente dopo il completamento, o che devono essere tempo-

raneamente scollegate o che non sono utilizzate per un periodo pari

ad un anno, devono essere scollegate in corrispondenza della rete

idrica.

Gli impianti che sono stati temporaneamente scollegati e drenati

devono essere flussati accuratamente prima di riprendere il funzio-

namento mediante una procedura speciale.

In caso di assenza prolungata, per evitare danni potenziali causati

dall’acqua e dalla perdita di acqua, la norma raccomanda di

isolare l’impianto in corrispondenza della valvola di arresto dell’ap-

provvigionamento nelle unità residenziali o sul tubo in ingresso

nell’appartamento.

Dopo interruzioni del funzionamento, di solito è sufficiente aprire

completamente i singoli raccordi di prelievo per un breve periodo

(circa 5 minuti) per consentire all’acqua stagnante di scorrere via.

Danni e guasti

Danni o malfunzionamenti dell’impianto comportano il rischio di

inquinamento dell’acqua o la modifica delle sue qualità (odore,

gusto, colore): l’impianto deve essere scollegato in corrispondenza

dalla valvola di arresto di servizio e occorre informare tempestiva-

mente l’ente di distribuzione dell’acqua.

In caso di stagnazione, con temperature dell’acqua non conformi,

sussiste un maggior rischio di proliferazione di batteri (Legionella).

Si devono intraprendere le azioni correttive necessarie.

Manutenzione

Gli impianti devono essere controllati a intervalli regolari per verifi-

carne la sicurezza e le prestazioni. Si devono adottare procedimenti

appropriati per mantenere le prestazioni dell’impianto al livello

specificato nella EN 806-2, nella EN 1717 e nelle singole norme di

prodotto.

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Capitolo 5

Approfondimento tecnico normativo