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PREMESSA
La preoccupazione principale del legislatore, opportunamente informato dai vari Comandi dei Vigili del Fuoco sul cambiamento delle
tecnologie e dei materiali utilizzati nella costruzione degli edifici, è stata rivolta, vista anche la carenza della legislazione in tema di
salvaguardia dagli incendi, principalmente ad operare sulla stessa in modo da garantire un livello di “salute e sicurezza” maggiore
considerando nei materiali da costruzione in genere e negli isolanti in particolare anche parametri come lo sviluppo dei fumi prodotti dalla
combustione dei materiali mai considerato in modo adeguato.
Lo spunto per l’aggiornamento sulla normativa antincendio è stato fornito dalla Direttiva Europea sui prodotti da costruzione (89/106/EEC)
ora Regolamento Europeo 305/2011 e dai requisiti segnalati nel loro ambito tra i quali spicca la “sicurezza in caso d’incendio”.
L’illustrazione che segue vuole fornire agli operatori del settore un quadro utile alla conoscenza della legislazione ed ai suoi specifici
adempimenti nellíambito di una problematica ancora lontana dall’essere completamente risolta.
CONFRONTO TRA EUROCLASSI E CLASSI DI REAZIONE AL FUOCO
E’ utile in prima battuta richiamare alcune informazioni di base che traggono fondamento dal D.M. del 30/11/1983 (pubblicato sulla G.U. n
339 del 12/12/1983) che specifica i termini, le de
finizioni generali e i simboli grafici di prevenzione incendi, definendo la rezione al fuoco dei
materiali combustibili come il grado di partecipazione degli stessi alla combustione alla quale vengono sottoposti.
Per semplificare un argomento complesso nel suo insieme illustriamo di seguito quali sono le differenze riscontrabili tra i metodi di prova
Italiani (rif. DM 26/6/84) e quelli facenti parte del corpo della nuova normativa Europea:
I PARAMETRI CONSIDERATI
NORMATIVA ITALIANA •
Infiammabilità
Velocità di propagazione della fiamma
Gocciolamento
• NORMATIVA EUROPEA
Infiammabilità
Produzione di fumo
Sviluppo di calore
Gocciolamento